Dal 7 novembre 2015 al 21 febbraio 2016
Gallerie d'Italia ospita la più grande mostra mai realizzata a Milano sul genio
romantico Francesco Hayez.
Piccola Milano vi vuole svelare qualche
curiosità su uno degli artisti più noti della nostra città.
Il primo dipinto che si
incontra visitando la mostra è il Gruppo
della famiglia del pittore con il primo autoritratto, realizzato nel 1807, in cui si può vedere la
rappresentazione del pittore di ciò che gli cambiò la vita e che probabilmente
gli permise di diventare il pittore che oggi noi conosciamo. Francesco Hayez veniva infatti da una famiglia di
condizioni modeste, ma a cinque anni venne affidato ad una sorella della madre,
sposata con Giovanni Binasco, mercante d'arte benestante.
Il magnifico Laocoonte ci permette di conoscere un piccolo aneddoto
sull'artista: per realizzare al meglio il grande serpente che avvolge
l'indovino, Hayez tenne per giorni nella sua stanza del collegio un serpente raccolto nei dintorni di Castel Sant'Angelo e quando ebbe
finito pensò bene di gettarlo giù dalla finestra.
E arriviamo all'opera simbolo non solo di
questa mostra, ma anche del Romanticismo italiano e della città di Milano: Il
Bacio. Sono qui esposte le tre versioni del 1859, 1861 e 1867.
Il bacio. Episodio della giovinezza. Costumi del secolo XIV,
Francesco Hayez, 1859
Francesco Hayez, 1859
La prima opera è stata realizzata nel 1859 quando, dopo l'insuccesso dei moti del 1848, l'animo dei
patrioti si riaccese in seguito agli accordi di Plombières stipulati da
Napoleone III e Camillo Benso Conte di Cavour nel 1858 che sancirono l'alleanza
di Francia e Italia contro l'Impero Austriaco e portarono alla seconda guerra
d'indipendenza. Fu il conte Alfonso Maria Visconti di Saliceto a commissionare l'opera e a conservarla fino al 1886 nella sua casa, per poi donarla alla Pinacoteca di
Brera (dove è ancora oggi conservata). Noi vi sveliamo qualche curiosità: il momento è quello del saluto trai due amanti, qualche attimo prima
che il giovane parta per combattere, i colori delle loro vesti (abito
azzurro e il risvolto bianco delle maniche di lei, calzamaglia rossa e
abito verde di lui) rappresentano i tricolori di Francia e Italia, alle spalle di lui un'ombra appare in lontananza, chi sarà?
Il bacio, Francesco Hayez, 1861
La seconda versione, realizzata nel 1861 per
la famiglia Mylius, si discosta dall'originale per l'abito indossato dalla
ragazza che diventa bianco, per eliminare così il riferimento alla Francia,
dopo che, con la Pace di Villafranca, Venezia, patria dell'artista, rimase agli
austriaci.
Il bacio, Francesco Hayez, 1867
Infine la terza versione, del 1867, si riconosce per il
mantello verde acceso dell'uomo e un drappo bianco lasciato sulle scale, il
dipinto diventa l'allegoria della collaborazione: due nazioni unite rendono possibile l'unificazione italiana.
Triste presentimento, Gerolamo Induno, 1862
Ma il successo di questa amatissima opera non finì qui. Dopo soli tre anni dalla prima versione Gerolamo Induno raffigurò Il bacio nel suo Triste presentimento. I due quadri sono oggi esposti alla Pinacoteca di Brera, uno di fronte all'altro.
E arrivando ai giorni nostri, chi non ne ha mangiato almeno uno (o due, o tre, uno dopo l'altro)? Federico Seneca, Direttore Artistico della Perugina, si riferì proprio al Bacio per ideare la scatola blu con la coppia che si bacia sotto un cielo di stelle.
Buona visita,
Piccola Milano
Indirizzi utili:
Gallerie d'Italia - Piazza Scala
Piazza della Scala, 6
Milano
M3 Duomo
Piazza della Scala, 6
Milano
M3 Duomo
Pinacoteca di Brera
via Brera, 28
Milano
M2 Lanza, M3 Montenapoleone
tram 1,4,12,14,27
via Brera, 28
Milano
M2 Lanza, M3 Montenapoleone
tram 1,4,12,14,27
Opere citate:
Gruppo della famiglia del pittore con il primo autoritratto, 1807
olio su tela, cm 134 x 94,5
Treviso, Museo Civico L. Bailo
Laocoonte, figlio di Priamo e sacerdote di Apollo, vittima, coi figli, della vendetta di Minerva, per cui partirono due grossi serpenti da Tenedo per avvinghiarli a morte nelle loro spire, 1812
olio su tela, cm 175 x 246
Milano, Accademia di Brera
Il bacio. Episodio della giovinezza. Costumi del secolo XIV, 1859
olio su tela, cm 112 x 88
Milano, Pinacoteca di Brera
Il bacio, 1861
olio su tela, cm 127 x 95
Collezione privata
Il bacio, 1867
olio su tela, cm 116,8 x 80
Collezione privata
Triste presentimento, 1862
olio su tela, cm 67 x 86, Milano, Pinacoteca di Brera
olio su tela, cm 67 x 86, Milano, Pinacoteca di Brera
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