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lunedì 23 gennaio 2017

Le Merlate del Castello Sforzesco

Uno dei più caratteristici luoghi milanesi, il complesso museale più visitato della città, il Castello Sforzesco offre una vera chicca: il percorso dei camminamenti di ronda.


Monumento discusso, che ha rischiato di essere abbattuto perché simbolo delle dominazioni milanesi, è stato salvato dall'architetto Beltrami (nel 1890) perché identificato come simbolo della cultura milanese, e per questo chiamato Castello Sforzesco. Iniziò così un processo di restauro che salvò le costruzioni di epoca sforzesca ed eliminò tutte quelle aggiunte negli anni seguenti. 

Dalle Merlate si può vedere non solo gran parte della città, il nuovo distretto di Porta Nuova, l'Arco della Pace e la Madonnina, ma anche rendersi conto della struttura del Castello, diviso dal fossato interno tra la parte residenziale e quella militare, con i suoi torrioni cilindrici e la Torre di Bona di Savoia, fatto costruire proprio dalla moglie di Galeazzo Maria Sforza, per fortificare la Rocchetta nella quale si trasferì dopo l'uccisione del marito. La torre, al contrario di ciò che si potrebbe pensare, non serviva per difendersi dagli invasori, ma per controllare ciò che succedeva tra le mura del Castello.


La visita permette anche l'accesso a due delle torri: la torre Falconiera, che ospita al piano inferiore la Sala delle Asse, affrescata da Leonardo da Vinci, e ad una delle torri cilindriche. Queste ultime in origine ospitavano le stanze dei soldati, ma dopo il restauro del Beltrami diventarono l'acquedotto della città, a testimonianza di ciò si può tutt'oggi vedere il foro centrale creato per il passaggio dell'acqua.

Non resta che invitarvi a passare un pomeriggio diverso dal solito, per vedere la città e il suo centro, il Castello, da una prospettiva diversa.

Il nostro tour è stato reso possibile da Ennevolte, che offre ai dipendenti delle aziende convenzionate visite guidate, biglietti per teatri e concerti, viaggi, arredamento, e molto altro a prezzi scontati.

Sono in programma altre due visite guidate con Ennevolte il 26 febbraio e il 26 marzo alle ore 15, ma se non fai parte di una delle aziende convenzionate puoi scoprire qui tutte le opportunità di visita al Castello Sforzesco offerte da Ad Artem o da Opera d'Arte.

Noi torneremo presto al Castello, questa volta per scoprirlo dal basso dei suoi sotterranei, e ovviamente vi porteremo con noi.

Buon divertimento,

Piccola Milano


Castello Sforzesco
Piazza Castello
M1 Cadorna - Cairoli
M2 Cadorna - Lanza
Tram 1, 2, 4, 12, 14, 19
Autobus 18, 37, 50, 58, 61, 94
BikeMI Stazione 3 Cadorna, 4 Lanza, 263 Castello

giovedì 12 maggio 2016

Cortili Aperti a Milano - domenica 22 maggio 2016

Vi ricordate quando vi abbiamo mostrato i cortili più belli di Milano? Ecco qui il post con le foto di Cortili Aperti - edizione 2013.


Domenica 22 maggio 2016 dalle 10 alle 18 ADSI aprirà gratuitamente i cortili delle più belle dimore storiche di Piazza Sant'Alessandro e dintorni durante Cortili Aperti a MilanoXXIII edizione.

Ecco tutti gli indirizzi:

Palazzo Stampa di Soncino - via Soncino, 2
Palazzo Durini - via Santa Maria Valle, 2
Collegio Sant’Alessandro - piazza Sant’Alessandro, 1
Palazzo Trivulzio - piazza Sant’Alessandro 2
Palazzo Archinto - via Olmetto, 6
Palazzo Brivio - via Olmetto, 17
Palazzo Annoni - corso di Porta Romana, 6
Cà Granda - via Festa del Perdono ,7
Chiostro Trivulziano - via Sant’Antonio, 5
Palazzo Greppi - via Sant’Antonio, 12


La giornata sarà arricchita anche da molti eventi:

il Club Milanese Autoveicoli d’Epoca esporrà auto d'epoca sul tema I Mitici Anni ‘60

a Palazzo Stampa di Soncino grazie alla Costumeria Giuseppe Lo Bosco si potranno ammirare splendidi abiti di scena ispirati alla moda rinascimentale del XVI secolo

a Palazzo Archinto gli allievi della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado– Fondazione Milano accompagneranno i visitatori dalle 11.00 alle 18.30 con musiche di J. Brahms, A. Piazzolla e G. Rossini

nel Cortile del Filarete della Ca’ Granda dell’Università degli Studi di Milano andranno in scena i concerti organizzati in occasione di Piano City Milano 2016 sulle musiche di W. A. Mozart, L. v. Beethoven, F. Schubert e F. Chopin

si potrà partecipare al concorso fotografico Cortili Aperti ADSI, caricando le foto sulla pagina Facebook della giornata e utilizzando gli hashtag #cortiliaperti #adsi #giornatenazionaliadsi

l’associazione culturale Città Nascosta Milano proporrà visite guidate di un'ora che partiranno ogni 15 minuti dalle 10.30 alle 17.00 dall’Infopoint di Palazzo Annoni al costo di 15a persona, gratis per under 18, prenotazione obbligatoria, per tutte le informazioni clicca qui

Buon divertimento,
Piccola Milano


ADSI - Associazione Dimore Storiche Italiane
Gruppo Giovani - Sezione Lombardia

Piano City Milano 2016
www.pianocitymilano.it

Civica Scuola di Musica Claudio Abbado - Fondazione Milano

Associazione culturale Città Nascosta Milano
www.cittanascostamilano.it


Club Milanese Autoveicoli d’Epoca
www.cmae.it

venerdì 5 febbraio 2016

Francesco Hayez a Milano

Dal 7 novembre 2015 al 21 febbraio 2016 Gallerie d'Italia ospita la più grande mostra mai realizzata a Milano sul genio romantico Francesco Hayez.  




Piccola Milano vi vuole svelare qualche curiosità su uno degli artisti più noti della nostra città.

Il primo dipinto che si incontra visitando la mostra è il Gruppo della famiglia del pittore con il primo autoritratto, realizzato nel 1807, in cui si può vedere la rappresentazione del pittore di ciò che gli cambiò la vita e che probabilmente gli permise di diventare il pittore che oggi noi conosciamo.  Francesco Hayez veniva infatti da una famiglia di condizioni modeste, ma a cinque anni venne affidato ad una sorella della madre, sposata con Giovanni Binasco, mercante d'arte benestante.
Laocoonte, Francesco Hayez, 1812

Il magnifico Laocoonte ci permette di conoscere un piccolo aneddoto sull'artista: per realizzare al meglio il grande serpente che avvolge l'indovino, Hayez tenne per giorni nella sua stanza del collegio un serpente raccolto nei dintorni di Castel Sant'Angelo e quando ebbe finito pensò bene di gettarlo giù dalla finestra.
 
E arriviamo all'opera simbolo non solo di questa mostra, ma anche del Romanticismo italiano e della città di Milano: Il Bacio. Sono qui esposte le tre versioni del 1859, 1861 e 1867. 


Il bacio. Episodio della giovinezza. Costumi del secolo XIV,
Francesco Hayez, 1859

La prima opera è stata realizzata nel 1859 quando, dopo l'insuccesso dei moti del 1848, l'animo dei patrioti si riaccese in seguito agli accordi di Plombières stipulati da Napoleone III e Camillo Benso Conte di Cavour nel 1858 che sancirono l'alleanza di Francia e Italia contro l'Impero Austriaco e portarono alla seconda guerra d'indipendenza. Fu il conte Alfonso Maria Visconti di Saliceto a commissionare l'opera e a conservarla fino al 1886 nella sua casa, per poi donarla alla Pinacoteca di Brera (dove è ancora oggi conservata). Noi vi sveliamo qualche curiosità: il momento è quello del saluto trai due amanti, qualche attimo prima che il giovane parta per combattere, i colori delle loro vesti (abito azzurro e il risvolto bianco delle maniche di lei, calzamaglia rossa e abito verde di lui) rappresentano i tricolori di Francia e Italia, alle spalle di lui un'ombra appare in lontananza, chi sarà?

Il bacio, Francesco Hayez, 1861

La seconda versione, realizzata nel 1861 per la famiglia Mylius, si discosta dall'originale per l'abito indossato dalla ragazza che diventa bianco, per eliminare così il riferimento alla Francia, dopo che, con la Pace di Villafranca, Venezia, patria dell'artista, rimase agli austriaci. 

 Il bacio, Francesco Hayez, 1867

Infine la terza versione, del 1867, si riconosce per il mantello verde acceso dell'uomo e un drappo bianco lasciato sulle scale, il dipinto diventa l'allegoria della collaborazione: due nazioni unite rendono possibile l'unificazione italiana.

Triste presentimento, Gerolamo Induno, 1862

Ma il successo di questa amatissima opera non finì qui. Dopo soli tre anni dalla prima versione Gerolamo Induno raffigurò Il bacio nel suo Triste presentimento. I due quadri sono oggi esposti alla Pinacoteca di Brera, uno di fronte all'altro.


E arrivando ai giorni nostri, chi non ne ha mangiato almeno uno (o due, o tre, uno dopo l'altro)? Federico Seneca, Direttore Artistico della Perugina, si riferì proprio al Bacio per ideare la scatola blu con la coppia che si bacia sotto un cielo di stelle. 

Buona visita,
Piccola Milano

Indirizzi utili:

Gallerie d'Italia - Piazza Scala
Piazza della Scala, 6
Milano
M3 Duomo

Pinacoteca di Brera
via Brera, 28
Milano
M2 Lanza, M3 Montenapoleone
tram 1,4,12,14,27

Opere citate:

Gruppo della famiglia del pittore con il primo autoritratto, 1807
olio su tela, cm 134 x 94,5
Treviso, Museo Civico L. Bailo

Laocoonte, figlio di Priamo e sacerdote di Apollo, vittima, coi figli, della vendetta di Minerva, per cui partirono due grossi serpenti da Tenedo per avvinghiarli a morte nelle loro spire, 1812
olio su tela, cm 175 x 246
Milano, Accademia di Brera

Il bacio. Episodio della giovinezza. Costumi del secolo XIV, 1859
olio su tela, cm 112 x 88
Milano, Pinacoteca di Brera

Il bacio, 1861
olio su tela, cm 127 x 95
Collezione privata

Il bacio, 1867
olio su tela, cm 116,8 x 80
Collezione privata 

Triste presentimento, 1862
olio su tela, cm 67 x 86, 
Milano, Pinacoteca di Brera

sabato 21 marzo 2015

Giornate FAI di primavera 2015

Non sarebbe primavera senza le Giornate FAI. Quest'anno, per la 23° edizione, sono ben 780 i luoghi visitabili. Piccola Milano vi consiglia di visitare oggi Palazzo Pirelli (il Pirellone) per vedere la città dall'alto dei suoi 31 piani, domani vi suggeriamo di scoprire il settecentesco Palazzo Clerici e, soprattutto se avete dei bambini, la Caserma centrale dei vigili del fuoco.

Ecco l'elenco dei luoghi visitabili a Milano:


LUOGO
INDIRIZZO
ORARIO
Sede e studi RAI **
Via Alberto Riva Villasanta
Sabato e domenica 10 - 17
Palazzo Clerici
Via Clerici, 5
Sabato e domenica 10 - 17
Gallerie d’Italia                  
Pazza della Scala, 6
Sabato e domenica 10 - 17
Casa del Mutilato
Via Freguglia, 14
Sabato e domenica 10 - 17
Ricevitrice a2a **
Viale Giovanni da Cermenate, 22
Sabato e domenica 10 - 17
Teatro e Accademia dei Filodrammatici
Via Filodrammatici, 1
Sabato e domenica 10 - 17
Archivio Storico Ricordi *
Via Brera, 28
Sabato e domenica 10 - 17
Palazzo Archinto *
Via Olmetto, 6
Sabato e domenica 10 - 17
Palazzo Pirelli
Piazza Duca d’Aosta
Sabato e domenica 10 - 17
Scuola Militare Teulié **
Corso Italia, 56
Sabato e domenica 10 - 17
Caserma Centrale Vigili del Fuoco
Via Procaccini, 6
Sabato e domenica 10 - 17
Chiesa di San Fedele
Piazza San Fedele
Sabato 10 - 17
domenica 13 - 17
Palazzo Mezzanotte
Piazza Affari, 6
Sabato 10 - 17
Laboratori Scala Ansaldo
Via Bergognone, 34
Sabato 10 - 17
Villa Necchi Campiglio
Via Mozart, 14
Sabato e domenica 10 - 17
Villa Torretta
Via Milanese, 3, Sesto San Giovanni
Sabato e domenica 10 - 17
Fonderia d’Arte M.A.F.
Via Gabriele d’Annunzio, 36, Pioltello
Sabato e domenica 10 - 17
Attrezzeria Rancati
Via Ghisolfa, 87, Cornaredo
Sabato e domenica 10 - 17
Palazzo Cittadini Stampa
Alzaia Naviglio Grande, Castelletto di Abbiategrasso
Sabato 14 - 18
domenica 10 - 18
Sotterranei del Castello Visconteo
Piazza G. Garibaldi, Abbiategrasso
Sabato 14 - 18
domenica 10 - 18
*Ingresso esclusivo per gli iscritti FAI con possibilità di iscriversi in loco
** Accesso solo con esibizione di un documento di identità

Per tutti i dettagli vi consigliamo di visitare il sito ufficiale del FAI

Buone giornate FAI

Piccola Milano

venerdì 27 febbraio 2015

10 opere da vedere a Milano

Oggi vi proponiamo dieci opere d'arte esposte nei musei di Milano che non potete perdervi.

Cenacolo Vinciano
Leonardo Da Vinci, 1597, Santa Maria delle Grazie
Milano è la città di Leonardo pittore, scultore, architetto, inventore. Lasciò nel Refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie uno dei suoi più grandi capolavori: l'Ultima Cena. Leonardo non utilizzò la tradizionale tecnica dell'affresco, ma sperimentò un nuovo metodo per poter curare al meglio ogni dettaglio, proprio per questo è di precaria conservazione. Potrà sembrare strano che tutti i commensali sono dalla stessa parte del tavolo. Leonardo usò questa disposizione per far sentire i domenicani al tavolo con gli apostoli.

Lo sposalizio della Vergine
Raffaello Sanzio, 1504, Pinacoteca di Brera
Capolavoro rinascimentale di Raffaello Sanzio, massima espressione di prospettiva e precisione, è una delle icone della Pinacoteca di Brera che lo ospita dal 1805. In primo piano è rappresentato il matrimonio di Maria e Giuseppe e sullo sfondo, ma centro ottico, il tempio.

Il Bacio
Francesco Hayez, 1859, Pinacoteca di Brera
Due giovani si stringono in un ultimo bacio prima della partenza del ragazzo per la seconda guerra d'indipendenza, dietro un arco un ombra si avvicina. Francesco Hayez 

Triste Presentimento
Gerolamo Induno, 1862, Pinacoteca di Brera
Torna il tema dell'amore e della nostalgia di una giovane ragazza che aspetta l'innamorato partito per la guerra. Se guardate attentamente sullo sfondo vedrete la riproduzione del Bacio di Hayez, molto popolare in quegli anni.

Il Carro Rosso
Giovanni Fattori, 1887, Pinacoteca di Brera
Facendo un salto ai macchiaioli italiani troviamo Giovanni Fattori che in quest'opera descrive con malinconia il lavoro difficile di chi lavora i campi. E' la fine di ogni idillio.

Il Quarto Stato
Giuseppe Pellizza da Volpedo, 1901, Museo del Novecento
I due uomini e la donna in primo piano simboleggiano la forza lavoro, che sorregge l'intera società. Si distaccano dal gruppo retrostante di contadini per far sembrare che la folla si spinga avanti, verso l'osservatore. E' giunto il momento del riscatto sociale dei più poveri.

Stati d'animo
Umberto Boccioni, 1911, Museo del Novecento
Quali sono gli stati d'animo delle persone in una stazione ferroviaria? Umberto Boccioni li raccoglie nel trittico Stati d'animo formato da: Quelli che vanno, Quelli che restano, Gli addii. 

Rissa in Galleria
Umberto Boccioni, 1910, Pinacoteca di Brera
Boccioni, ad un anno dalla firma del Manifesto del futurismo, si sofferma a rappresentare due elementi caratteristici della città moderna, in particolare della Milano moderna: la luce data dall'elettricità e la Galleria Vittorio Emanuele II.

Merda d'artista
Piero Manzoni, 1961, Museo del Novecento
"Contenuto netto 30 gr, conservata al naturale, prodotta ed inscatolata nel maggio 1961"
Con il suo sarcasmo Piero Manzoni volle criticare il mercato dell'arte, il consumismo e il feticismo del collezionista. Dove trovò le scatolette? Chiese consiglio alla sorella. Rimane il mistero: cosa conterranno davvero le scatolette?
Se volete saperne di più su Piero Manzoni vi consigliamo il documentario Piero Manzoni, Artista


I Tagli
Lucio Fontana, 1958-59, Museo del Novecento
La sala del Museo del Novecento dedicata a Lucio Fontana raccoglie alcune delle opere più significative dell'artista. La serie dei Tagli porta la forma ad un'essenza minimale, superando i limiti tra pittura, scultura e decorazione. E' la fine della bidimensionalità.

Queste sono solo alcune delle opere d'arte che Milano ci offre, suggeriteci nei commenti quali sono le vostre preferite.

INFO:
Cenacolo Vinciano

M1 - M2 Cadorna
Piazza Santa Maria delle Grazie, 2
Da martedì a domenica dalle 8.15 alle 19
Prenotazione obbligatoria

Pinacoteca di Brera
M3 Montenapoleone
Via Brera, 28
Da martedì a domenica dalle 8.30 alle 19.15

Museo del Novecento
M1- M3 Duomo

Via Marconi, 1
Lunedì  dalle 14.30 alle 19.30

Martedì, mercoledì, venerdì, domenica dalle 9.30 alle 19.30
Giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30